Oggi sempre di più c’è bisogno di narrazioni come per esempio all’interno dei musei: gli oggetti hanno un senso se riescono a essere narrati. Ma narrati a diversi tipi di pubblico e per narrare gli oggetti, bisogna sapere narrare per sapere narrare bisogna sapere scrivere. Quindi siccome i pubblici sono sempre i più diversi, quelli più fragili, quelli meno fragili, quelli che hanno diversi interessi culturali, ecco che la scrittura, così come la lettura diventa plurale e quindi l’interesse per la fondazione è il fatto che si può cimentare con questa necessità di una pluralità di scritture che si accompagni alla pluralità di letture che ci sono.
6 ottobre 2020: Maurizio Marinelli, presidente della Fondazione Bottega Finzioni
“In un momento di crisi”, ha detto tra l’altro Maurizio Marinelli, presidente della Fondazione Bottega Finzioni, “ci siamo detti che dovevamo istituzionalizzare questa realtà in modo da mettersi in relazione con interlocutori che comprendessero la funzione di questa attività. Un’attività che ha l’obiettivo di creare professionalità attraverso la scrittura. Il nostro obiettivo è dunque quello di costruire le basi solide di un progetto estremamente potente all’interno dell’industria culturale perché l’Emilia Romagna e Bologna in particolare sono un centro di produzione culturale in cui la scrittura è la base”.