Roberto Grandi, membro del Cda della Fondazione Bottega Finzioni

Oggi sempre di più c’è bisogno di narrazioni come per esempio all’interno dei musei: gli oggetti hanno un senso se riescono a essere narrati. Ma narrati a diversi tipi di pubblico e per narrare gli oggetti, bisogna sapere narrare per sapere narrare bisogna sapere scrivere. Quindi siccome i pubblici sono sempre i più diversi, quelli più fragili, quelli meno fragili, quelli che hanno diversi interessi culturali, ecco che la scrittura, così come la lettura diventa plurale e quindi l’interesse per la fondazione è il fatto che si può cimentare con questa necessità di una pluralità di scritture che si accompagni alla pluralità di letture che ci sono.